In un articolo pubblicato il mese scorso, abbiamo visto quanto fosse importante vivere in una casa a basso impatto ambientale, che rispetti determinati valori di umidità, temperatura ed il giusto rapporto di ricambi d’aria; valori riportati nell’opuscolo Enea che condividemmo prontamente con voi.

Oggi, visto che il peggio della pandemia da Covid-19 è passato e si torna a parlare di normalità, non possiamo non soffermarci sul “ritorno a scuola”

Si torna quindi nelle aule, spesso affollate ed in molti casi con sistemi di climatizzazione/riscaldamento fatiscenti o addirittura assenti, così come i sistemi preposti ai ricambi d’aria.

Un incubo per tutti gli attori principali della filiera “Scuola” quali studenti e docenti

Gli istituti scolastici quindi, che dovrebbero essere il simbolo dell’efficienza e della sicurezza, in rappresentanza delle istituzioni, diventano invece il luogo ideale per la diffusione di virus e batteri, oltre che di cefalee e di problemi respiratori legati alla qualità dell’aria; problemi che vengono spesso sottovalutati e quasi mai associati a questi ambienti.

Ma come si fa ad avere ambienti scolastici salubri, così come dovrebbero essere, per il benessere dei loro utilizzatori?

L’ENEA, ovviamente, in risposta a questo quesito, ha pubblicato qualche giorno fa un altro opuscolo informativo dal nome “Scuola in Classe A – Istruzioni per l’uso” che condividiamo con voi.

L’opuscolo, così come il precedente riferito agli ambienti domestici, contiene dei suggerimenti pratici per riuscire ad ottenere un microclima in aula il più salubre possibile, salvaguardando così la salute dei nostri figli (e la nostra indirettamente) e dei loro insegnanti.

Link di riferimento: https://www.enea.it/it/Stampa/news/scuola-consigli-per-aule-piu-salubri-ed-efficienti

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